Nel numero di novembre di cycling pro a pag 14 nella rubrica cycling lab troverete un articolo sulla disidratazione.
In questo articolo i ricercatori del Department of sport, Health, and Exercise Science della University of Hull hanno indagato sul fronte dello stress ossidativo tramite prelievo ematico.
Il parametro biochimico più influenzato dalla disidratazione è risultato essere il glutatione ossidato, fondamentale nella lotta ai radicali liberi.
In altre parole la disidratazione influenza notevolmente oltre che la prestazione, le difese immunitarie.
Le mie ricerche sembrano mostrare che il liquido più idratante in assoluto è l’acqua alcalina ionizzata a Ph 8,5-9,0 che oltretutto è fortemente antiossidante (1 litro di acqua alcalina contiene il potere antiossidante di 10 limoni). Inoltre, dopo allenamenti importanti una primaria necessità del corpo è quella di assumere sostanze basiche ( o meglio alcaline per velocizzare) e idratanti.
Attraverso i legami idrogeno, le molecole d’acqua formano dei cluster. Tanto più piccoli sono i cluster, tanto più liquida risulta l’acqua (ad es. bolle più in fretta) e tanto maggiore è il suo potere solvente, poiché l’acqua è attiva soltanto sulla superficie dei cluster. L’acqua alcalina ha una frequenza di 53 Hz contro gli 80-90 dell’acqua minerale e 100-150 di quella del rubinetto.
La necessità del corpo affaticato dallo sforzo è di diluire gli enzimi della fatica, questo può essere fatto meglio e più velocemente con un liquido fortemente solvente come l’acqua ionizzata alcalina.
Infine qualunque integratore alimentare venga assunto con l’acqua ionizzata verrà assimilato molto più velocemente dal corpo L’acqua alcalina attiva ha cluster molto piccoli che le consentono di essere assorbita velocemente dall’organismo e di raggiungere anche i capillari più sottili.
Il peso molecolare dell’acqua alcalina attiva è basso per cui quest’acqua reagisce molto velocemente e riesce a raggiungere tutti i tessuti dell’organismo in brevissimo tempo.
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