Granfondo di agosto 2012, pag. 115, il metodologo Giovanni
Camorani, come moltissimi medici e preparatori, dichiara:
Il giorno che precede la gara, a mezzogiorno e sera, consuma
una porzione di pasta o riso e una di proteine digeribili. Associa sempre a questi,
che sono alimenti a pH acido, un piatto abbondante di verdure per alcalinizzare
il pasto.
Nella stessa pagina rispondendo a Domenico rilancia l’idea
dichiarando:
Troppe proteine, per di più con questo caldo, sono
controindicate. Le proteine non dovrebbero essere superiori al 15%. Abbonda
invece con ortaggi e frutta. E necessario abbassare il pH che sicuramente è
stato alterato dall’esubero proteico. Con il caldo adotta questo escamotage:
sia prima di un piatto di pasta e/o proteine, che sono entrambi, cibi con pH
acido, consuma un mix abbondante di verdura che, avendo un pH basico,
contrastano l’acidità.
Tecno Mtb a pag 61, lo stesso consiglia una corretta
alimentazione tendenzialmente verso un pH alcalino (vedi articolo).
Il diario del benessere. “Dott. Fabrizio Duranti” a pag.15
parlando di acidità tissutale dichiara:
il problema principale è l’acidità tissutale che deriva da
diversi fattori. Uno per esempio sono gli stress psicofisici, come quelli che
subiscono gli atleti impegnando il corpo in continui sforzi al limite delle sue
capacità, squilibrando il metabolismo verso il catabolismo. Un altro riguarda
l’assunzione, in genere attraverso gli alimenti, di certe sostanze come le
proteine.
Il sangue deve mantenersi a pH tra 7,38 e 7,42. Un’acidosi ematica
procurerebbe un enorme danno alla salute, per questo l’organismo preferisce
spostare le molecole acide dal sangue ai tessuti acidificandoli. L’acidità
tissutale però favorisce l’instaurarsi di infiammazioni e delle malattie
degenerative. Non è un caso, infatti, se gli atleti si infortunano facilmente:
tendini, muscoli e tessuto connettivo infiammati sono più vulnerabili anche a
sollecitazioni che altrimenti sarebbero innocue.
La mia esperienza negli ultimi 2 anni di test alcalinizzanti
con moltissimi atleti di tutti i livelli è favorevole all’alcalinizzazione del
sangue dei tessuti e all’eliminazione delle scorie acide degli atleti.
Ho trovato enormi benefici, in termine di benessere
psicofisico, miglioramento delle prestazioni e recuperi straordinari tra gli
allenamenti e le gare.
Per ottenere de acidificazione e/o alcalinizzazione del
corpo non è sufficiente integrare con molta frutta e verdura, bisognerebbe
cambiare alimentazione passando a un regime “vegano”. Purtroppo il 98 %
dell’alimentazione produce acidità. Le bibite e tutto ciò che beviamo, compreso
l’acqua minerale sono più o meno acide.
Esiste però un escamotage molto potente. Cambiare acqua,
passando a un’ acqua ionizzata a pH 9,5 fortemente antiossidante.
L’unico modo per averla è farla direttamente a casa con uno
ionizzatore passando per l’acquedotto.
Quindi acqua di rubinetto, ridotta, alcalinizzata e resa
antiossidante da questo strumento.
Per fare dei test su se stessi è possibile fare 3 step:
1) Acquistare
uno ionizzatore per la famiglia.
2) Acquistare
dei filtri con medium alcalinizzate (Acquaspace) e aggiungere Sali alcalini in
gocce con l’acqua di rubinetto.
3) Acquistare
Sali alcalini da aggiungere all’acqua minerale.
Va da se, che la 1° soluzione è la migliore. Ma si possono
ottenere ottimi risultati anche con la 2° soluzione e in mancanza di altro
anche con la 3° pur limitati dall’acqua che si utilizza, che può essere più o
meno buona.
Maggiori informazioni si possono ottenere scrivendomi oppure
su questo link:
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