La troppa attività fisica, dal punto di vista acido/base,
può produrre effetti devastanti, su
questo ci sono pochi dubbi. Se una disciplina viene eseguita in modo strenuo e
prolungato, produce acido lattico, quindi acido,
che alla lunga sarebbe la causa degli eventuali e numerosi effetti deleteri.
La questione è ancora discussa, ma secondo questa teoria l’
esempio classico sarebbero i ciclisti e i maratoneti che soffrono, già in
giovane età di calvizie e invecchiamento precoce ben visibile in molti di
questi atleti
A questo punto appare evidente, che tutte le metodiche che
propongono allenamenti troppo frequenti, magari giornalieri, senza nemmeno uno
scarico espongono ad un carico acido assolutamente insopportabile per qualsiasi
organismo, soprattutto per quello di amatori e/o dopo i 40 anni. Spesso anche
l’ alimentazione non è corretta, le conseguenze sul pH possono essere
devastanti sulla salute, a causa del carico acido che precocemente brucia e
danneggia i tessuti.
Quindi la domanda è: come ottimizzare il vostro pH? Questo per
incrementare le vostre prestazione
atletiche, ma anche per mirare ad
ottenere un netto miglioramento della vostra salute?
Dovremmo privilegiare molti cibi e bevande alcalini
Dovremmo privilegiare molti cibi e bevande alcalini
Per valutare in modo preciso la situazione acido/base,
esiste un metodo affidabile ed economico e cioè il test del pH delle urine.
Sono delle cartine tornasole, delle striscette che si possono acquistare in
farmacia, che si devono inumidire con le seconde urine del mattino, quelle cioè
dopo il primo getto urinario, poiché le prime urine del mattino saranno sempre
acide (pH 6 o peggio) perche ricche dall’acidità scaricata durante il sonno
notturno.
Il valore ideale è compreso tra 7-7,5 , provateci
e vedrete che non c’è l’ ha in concreto nessuno!
Tra i cibi più acidi ci sono i latticini, e
quindi i formaggi, proprio quelli che la medicina ufficiale ci consiglia, in
modo anche ossessivo, di assumere per contrastare l’ osteoporosi. Più un
alimento è acido e più sottrae calcio alle ossa, quindi il consiglio di assumere
latticini non solo non è esatto ma addirittura dannoso! Un commento di Marion
Nesle, apparso sulla prestigiosa rivista “Le Scienze” (organo istituzionale
della medicina ufficiale) nel numero di novembre 2007 dice cosi:
“Curiosamente, alcuni gruppi di popolazioni che
mangiano pochi derivati del latte ricchi di calcio, ovvero seguono diete con
contenuto di calcio minore di quanto raccomandato dagli esperti, presentano
tassi inferiori di frattura all’ anca (indice di osteoporosi avanzata n.d.r)
rispetto ad altri che consumano grandi quantità di latticini. Il fenomeno non è
stato ancora spiegato”
Acqua
Per fortuna con un piccolo stratagemma si può
trasformare in basica anche la normale acqua del rubinetto di casa, aggiungendo
poche gocce di un preparato a base di idrossido di potassio e di sodio, minerali
alcalini. http://online.sanuslife.net/shop.php?cms_nav_id=320
Basta aggiungere 3 gocce in un bicchiere di acqua
per ottenere un valore finale di circa pH 9,5 che aumentando il pH dello
stomaco, reagisce producendo acido cloridrico.
Quando lo stomaco produce acido cloridrico, per
contro viene prodotto anche bicarbonato, che raggiunge il flusso sanguigno,
sciogliendo così gli acidi accumulati nell’ organismo. La dose consigliata è di
almeno 2 litri
di acqua alcalina al giorno. Per gli atleti soprattutto prima, durante e
assolutamente, subito dopo l’allenamento. Ma anche prima dei pasti, che quasi
sempre acidificano.
Questo è indispensabile per “diluire” gli enzimi
della fatica ed eliminarli dal corpo. L’acqua è un solvente e come molti
agonisti sanno, il giorno dopo una gara o un allenamento strenuo, si pesa di
più poiché c’è ritenzione idrica, per scogliere ed eliminare gli enzimi della
fatica.
www.lyl-projects.com
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