martedì 25 ottobre 2011

Acqua alcalina attiva – la soluzione naturale

Niente può sostituire un’alimentazione sana, bilanciata, ricca di minerali fondamentali e di sostanze antiossidanti come la vitamina C, la vitamina E, il beta-carotene, ecc.
Queste sostanze non sono però le migliori fonti di elettroni liberi, i quali possono ostacolare l’ossidazione dei tessuti sani con i radicali liberi reattivi all’ossigeno.
L’acqua che ha subito un processo di elettrolisi per aumentarne la capacità di riduzione rappresenta la soluzione migliore per aver a disposizione elettroni liberi che impediscano l’ossidazione dei tessuti sani a causa dei radicali liberi reattivi all’ossigeno.
Possiamo quindi affermare che l’acqua alcalina attiva, con un’eccedenza di elettroni liberi che può cedere ai radicali liberi, rappresenti la soluzione migliore.

   

L’acqua alcalina attiva ha cluster molto piccoli che le consentono di essere assorbita velocemente dall’organismo e di raggiungere anche i capillari più sottili.

L’acqua alcalina attiva ha un valore basico del pH e può così influenzare, alzandolo, il pH della linfa, aumentandone così la fluidità, migliorando il rifornimento delle cellule con nutrienti ed ossigeno e facilitando l’eliminazione delle scorie acide.

Il potenziale di riduzione dell’acqua attiva alcalina può essere notevolmente più alto del potenziale di altri antiossidanti presenti nell’alimentazione o nelle vitamine.

Il peso molecolare dell’acqua alcalina attiva è basso per cui quest’acqua reagisce molto velocemente e riesce a raggiungere tutti i tessuti dell’organismo in brevissimo tempo.
Last but not least
, l’acqua alcalina attiva è una sostanza disponibile a basso prezzo, è facile da usare e si può produrre anche da soli con uno ionizzatore.

Alkabest Ionizzatore

L’iperacidità della linfa, delle cellule, degli organi e del tessuto connettivo è divenuta una patologia diffusa.

Quasi nessuno gode più dell’equilibrio acido-base, né riesce più ad eliminare tutti gli acidi prodotti dalla digestione o da altri processi organici in maniera “regolare” – cioè attraverso i polmoni, i reni e la pelle. Una persona „iperacida“ reagisce in maniera acida non soltanto fisicamente, ma, a partire da un certo valore di acidità, anche psicologicamente: è facilmente irritabile, diventa impaziente, aggressiva e sgradevole.
Numerose indagini mostrano che ben oltre l’80% della popolazione soffre per le conseguenze di uno squilibrio acido-base. Lamentano i disturbi più diversi. Soffrono di mal di testa cronici, si sentono spossati, la stanchezza è la loro fedele compagna. Soffrono di acidità di stomaco e provano tutti i rimedi contro i loro disturbi digestivi. Hanno mal di schiena, il collo contratto, la pelle presenta spesso eczemi, l’asma rende difficoltosa la respirazione ed in tal modo anche un’adeguata disacidificazione attraverso i polmoni. Si moltiplicano le allergie ai pollini dei fiori, ai profumi, al fumo di sigarette o ai gas di scarico. Le articolazioni scricchiolano per reumatismi e gotta e le arterie sono “calcificate” dall’arterosclerosi.

Sugli uomini compaiono abbondanti maniglie dell’amore, mentre le donne, accumulando grasso e cellulite nelle cosce, hanno spesso gambe ingrossate. Molti soffrono di depressione. Tutti questi disturbi indicano che le cellule e gli organi non vengono più alimentati né ripuliti adeguatamente e che si sono formati depositi per neutralizzare gli acidi in eccesso.
Anche il fatto che molti farmaci omeopatici, o altri metodi della “medicina informativa”, non sono più efficaci per molti adulti è riconducibile all’iperacidità. Spesso tali sistemi risultano ancora efficaci nei bambini, perché questi hanno ancora un pH corporeo elevato.
Il basso valore del pH negli adulti fa sì che nei tessuti manchino gli elettroni che possono trasportare informazioni – in tal modo l’informazione omeopatica rimane bloccata in una sorte di palude di acidi affamati di elettroni.