venerdì 21 febbraio 2014

CoralmineralsK2

CoralmineralsK2 è un prodotto a base di coralli fossili che può integrare la nostra dieta con micronutrienti di origine naturale quali il calcio, il magnesio, numerosi oligoelementi e le vitamine D e K2 (menachinone).

Da integrare con alcaline water 

www.sanusworld.net
Il corallo fossile come integratore alimentare?
Integrare la dieta quotidiana con sostanze che promuovono la salute è in realtà una pratica millenaria e non, come si potrebbe pensare, un’invenzione dell'epoca industriale. Già nell’antica Cina, il filosofo Confucio (551-479 a.C.) apprezzava a tal punto le virtù dello zenzero che sembra non consumasse neanche un pasto senza l’aggiunta di questa radice piccante!
L'impiego di sostanze organiche integrative dell’apporto di calcio è una pratica tradizionale nella medicina cinese e ayurvedica da oltre 5.000 anni. Così la somministrazione di minerali marini, per esempio di gusci di ostriche e coralli, di “ossa di drago” fossili, ma anche di gesso è descritta già nelle prime opere di naturopatia.
Perché il calcio corallino è così prezioso! Il calcio è indispensabile per avere ossa forti e denti sani. Con ca. 1 kg, è la sostanza minerale presente i quantità più elevata nell’organismo, dove viene immagazzinato ed utilizzato quasi tutto per l’indurimento e la stabilizzazione di ossa e denti. Inoltre, è importante per la trasmissione degli impulsi nervosi, per la funzione muscolare e la coagulazione del sangue. Con il suo alto contenuto di calcio (35% circa), il corallo costituisce una fonte importante del prezioso calcio organico. I coralli non sono piante, ma appartengono al phylum degli cnidari (o celenterati). Dalla sedimentazione dei loro scheletri calcarei sorgono le cosiddette barriere coralline.
CoralMineralsK2 è ottenuto da coralli fossili, provenienti dalle barriere coralline formatesi più di 10.000 anni fa e che oggi si trovano sopra il livello del mare. Queste barriere coralline si sono formate in un’epoca in cui l'ambiente non era inquinato. La polvere che si ricava da questi coralli è molto ricca di minerali ed oligoelementi preziosi, finora se ne sono riscontrati oltre 70, tra cui ferro, iodio, selenio, zinco e silicio. Questi minerali sono presenti nella stessa proporzione bilanciata che hanno in natura e in una forma che può essere assorbita ed utilizzata con particolare facilità dall’organismo.
Grazie alla loro azione alcalina, i minerali del corallo hanno inoltre un leggero effetto de-acidificante sul corpo umano, contribuendo in tal modo a mantenere l'equilibrio acido-base. Il CoralMineralsK2 è infatti costituito da minerali di origine organica e non da sali inorganici di calcio!

Ingredienti:
Calcio, vitamina D e vitamina K2 per ossa sane
Un ridotto apporto di calcio fa sì che il calcio venga prelevato dalle ossa, e ciò a lungo termine può portare all’osteoporosi. Le ossa perdono consistenza e diventano friabili. L’assorbimento del calcio introdotto con il cibo diminuisce con l'età. Ma anche una cattiva alimentazione, disturbi gastro-intestinali, farmaci, allergie alimentari o variazioni ormonali possono ridurre significativamente la quantità di calcio assorbita. Tale fenomeno colpisce soprattutto le donne in menopausa. In seguito alla perdita degli estrogeni, il riassorbimento delle ossa procede più rapidamente e ciò aumenta il rischio di osteoporosi.

La vitamina D è particolarmente importante per l’assorbimento del calcio nell'intestino. Essa svolge un ruolo essenziale nella regolazione del livello di calcio nel sangue e nella formazione delle ossa (osteogenesi). Nell’organismo umano la vitamina D viene sintetizzata con l’ausilio della luce ultravioletta (UV - B) che vena in contatto con la pelle. Per questo le persone che passano poco tempo all’aperto, in particolar modo gli anziani,  spesso soffrono di una carenza di vitamina D.
La vitamina K2, responsabile della fissazione del calcio! La vitamina K2 è il fondamentale regolatore / attivatore della formazione ossea (osteocalcina) nonché della rimozione del calcio (proteina GLA della matrice) dalle arterie. La vitamina K è costituita da un gruppo di vitamine liposolubili, tra cui la vitamina K1 (fillochinone) è responsabile di una normale coagulazione del sangue. La vitamina K2 (menachinone) è invece responsabile della regolazione del calcio nel corpo. La vitamina K2 attiva le proteine GLA che sono importanti per il controllo del metabolismo del calcio.
Formazione ossea : attivazione della osteocalcina tramite la vitamina K2! La proteina GLA responsabile della formazione delle ossa, l’osteocalcina, viene convertita dalla vitamina K2 nella forma carbossilata e quindi attiva. L’osteocalcina è responsabile per il legame e la fissazione del calcio nelle ossa. L’efficacia della vitamina K2 è stata verificata in diversi studi clinici. La sua elevata efficacia è risultata particolarmente evidente nelle donne dopo la menopausa. La vitamina K2 agisce anche nei casi di osteoporosi che insorga come effetto collaterale della terapia cortisonica o di inattività dei pazienti colpiti da ictus. La vitamina K2 inibisce inoltre l'attività degli osteoclasti (attività di riassorbimento osseo). Uno studio pubblicato recentemente sulla rivista European Journal of Epidemiology (Yaegashi et al.) ha mostrato che un livello più equilibrato di vitamina K2 comporta un minor rischio di frattura dell'anca.
La vitamina K2 e l’arteriosclerosi! Nel dicembre 2006, i medici presso l'Università di Maastricht riferirono dell'effetto della vitamina K2 sulla formazione del tessuto osseo, e soprattutto del suo effetto inibente la calcificazione delle arterie. La vitamina K2 aveva dimostrato la sua efficacia non solo come misura preventiva ma anche in caso di arteriosclerosi conclamata: già dopo 6 settimane di assunzione di vitamina K2, la calcificazione era diminuita di circa la metà. Anche la mobilità dei vasi era notevolmente migliorata. In questi casi la proteina GLA della matrice viene attivata dalla vitamina K2, che impedisce la formazione di depositi di calcio nelle arterie. Se il corpo usa il calcio in maniera sbagliata, ci si trova di fronte a quello che viene chiamato il paradosso del calcio: il calcio finisce nelle arterie invece che nelle ossa.
La Vitamina K2 ed il cancro della prostata! La vitamina K2 viene in parte sintetizzata dalla microflora intestinale ed è presente in determinati ortaggi a foglia. I valori più elevati, tuttavia, si registrano in alimenti fermentati, che ormai sempre più raramente sono compresi nell’alimentazione tipica delle nostre latitudini. Il Deutsches Krebsinstitut di Heidelberg ha diffuso nuove interessantissime scoperte scientifiche sulla vitamina K2 in relazione al cancro alla prostata. Maggiore è l'apporto nutritivo di vitamina K2, minore è l'incidenza del cancro alla prostata. Questi risultati hanno trovato ulteriore conferma nel rapporto tra osteocalcina carbossilato e non carbossilato.

martedì 6 agosto 2013

Potential benefits of pH 8.8 alkaline drinking water

Potential benefits of pH 8.8 alkaline drinking water as an adjunct in the treatment of reflux disease.

Source

Voice Institute of New York, NY 10019, USA.

Abstract

OBJECTIVES:

At the cellular level, tissue-bound pepsin is fundamental to the pathophysiologic mechanism of reflux disease, and although the thresholds for laryngeal damage in laryngopharyngeal reflux and for esophageal damage in gastroesophageal reflux disease differ, both forms of damage are due to pepsin, which requires acid for its activation. In addition, human pepsin remains stable at pH 7.4 and may be reactivated by hydrogen ions from any source. Thus, most tap and bottled waters (typically pH 6.7 to 7.4) would not be expected to affect pepsin stability. The purposes of these in vitro studies were to investigate whether artesian well water containing natural bicarbonate (pH 8.8) might irreversibly denature (inactivate) human pepsin, and to establish its potential acid-buffering capacity.

METHODS:

Laboratory studies were performed to determine whether human pepsin was inactivated by pH 8.8 alkaline water. In addition, the buffering capacity of the alkaline water was measured and compared to that of the two most popular commercially available bottled waters.

RESULTS:

The pH 8.8 alkaline water irreversibly inactivated human pepsin (in vitro), and its hydrochloric acid-buffering capacity far exceeded that of the conventional-pH waters.

CONCLUSIONS:

Unlike conventional drinking water, pH 8.8 alkaline water instantly denatures pepsin, rendering it permanently inactive. In addition, it has good acid-buffering capacity. Thus, the consumption of alkaline water may have therapeutic benefits for patients with reflux disease.

domenica 14 luglio 2013

Sport e acido



La troppa attività fisica, dal punto di vista acido/base, può  produrre effetti devastanti, su questo ci sono pochi dubbi. Se una disciplina viene eseguita in modo strenuo e prolungato, produce  acido lattico,   quindi acido, che alla lunga sarebbe la causa degli eventuali e numerosi effetti deleteri.

La questione è ancora discussa, ma secondo questa teoria l’ esempio classico sarebbero i ciclisti e i maratoneti che soffrono, già in giovane età di calvizie e invecchiamento precoce ben visibile in molti di questi atleti

A questo punto appare evidente, che tutte le metodiche che propongono allenamenti troppo frequenti, magari giornalieri, senza nemmeno uno scarico espongono ad un carico acido assolutamente insopportabile per qualsiasi organismo, soprattutto per quello di amatori e/o dopo i 40 anni. Spesso anche l’ alimentazione non è corretta, le conseguenze sul pH possono essere devastanti sulla salute, a causa del carico acido che precocemente brucia e danneggia i tessuti.
Quindi la domanda è: come ottimizzare il vostro pH? Questo per  incrementare le vostre prestazione atletiche, ma anche  per mirare ad ottenere un netto miglioramento della vostra salute?
Dovremmo privilegiare  molti cibi e bevande alcalini

Per valutare in modo preciso la situazione acido/base, esiste un metodo affidabile ed economico e cioè il test del pH delle urine. Sono delle cartine tornasole, delle striscette che si possono acquistare in farmacia, che si devono inumidire con le seconde urine del mattino, quelle cioè dopo il primo getto urinario, poiché le prime urine del mattino saranno sempre acide (pH 6 o peggio) perche ricche dall’acidità scaricata durante il sonno notturno.
Il valore ideale è compreso tra 7-7,5 , provateci e vedrete che non c’è l’ ha in concreto nessuno!
Tra i cibi più acidi ci sono i latticini, e quindi i formaggi, proprio quelli che la medicina ufficiale ci consiglia, in modo anche ossessivo, di assumere per contrastare l’ osteoporosi. Più un alimento è acido e più sottrae calcio alle ossa, quindi il consiglio di assumere latticini non solo non è esatto ma addirittura dannoso! Un commento di Marion Nesle, apparso sulla prestigiosa rivista “Le Scienze” (organo istituzionale della medicina ufficiale) nel numero di novembre 2007 dice cosi:
“Curiosamente, alcuni gruppi di popolazioni che mangiano pochi derivati del latte ricchi di calcio, ovvero seguono diete con contenuto di calcio minore di quanto raccomandato dagli esperti, presentano tassi inferiori di frattura all’ anca (indice di osteoporosi avanzata n.d.r) rispetto ad altri che consumano grandi quantità di latticini. Il fenomeno non è stato ancora spiegato”

Acqua

Per fortuna con un piccolo stratagemma si può trasformare in basica anche la normale acqua del rubinetto di casa, aggiungendo poche gocce di un preparato a base di idrossido di potassio e di sodio, minerali alcalini. http://online.sanuslife.net/shop.php?cms_nav_id=320
Basta aggiungere 3 gocce in un bicchiere di acqua per ottenere un valore finale di circa pH 9,5 che aumentando il pH dello stomaco, reagisce producendo acido cloridrico.
Quando lo stomaco produce acido cloridrico, per contro viene prodotto anche bicarbonato, che raggiunge il flusso sanguigno, sciogliendo così gli acidi accumulati nell’ organismo. La dose consigliata è di almeno 2 litri di acqua alcalina al giorno. Per gli atleti soprattutto prima, durante e assolutamente, subito dopo l’allenamento. Ma anche prima dei pasti, che quasi sempre acidificano.
Questo è indispensabile per “diluire” gli enzimi della fatica ed eliminarli dal corpo. L’acqua è un solvente e come molti agonisti sanno, il giorno dopo una gara o un allenamento strenuo, si pesa di più poiché c’è ritenzione idrica, per scogliere ed eliminare gli enzimi della fatica.

www.lyl-projects.com 

domenica 29 luglio 2012

Sport e alcalinizzazione


Granfondo di agosto 2012, pag. 115, il metodologo Giovanni Camorani, come moltissimi medici e preparatori, dichiara:
Il giorno che precede la gara, a mezzogiorno e sera, consuma una porzione di pasta o riso e una di proteine digeribili. Associa sempre a questi, che sono alimenti a pH acido, un piatto abbondante di verdure per alcalinizzare il pasto.
Nella stessa pagina rispondendo a Domenico rilancia l’idea dichiarando:
Troppe proteine, per di più con questo caldo, sono controindicate. Le proteine non dovrebbero essere superiori al 15%. Abbonda invece con ortaggi e frutta. E necessario abbassare il pH che sicuramente è stato alterato dall’esubero proteico. Con il caldo adotta questo escamotage: sia prima di un piatto di pasta e/o proteine, che sono entrambi, cibi con pH acido, consuma un mix abbondante di verdura che, avendo un pH basico, contrastano l’acidità.

Tecno Mtb a pag 61, lo stesso consiglia una corretta alimentazione tendenzialmente verso un pH alcalino (vedi articolo).

Il diario del benessere. “Dott. Fabrizio Duranti” a pag.15 parlando di acidità tissutale dichiara:
il problema principale è l’acidità tissutale che deriva da diversi fattori. Uno per esempio sono gli stress psicofisici, come quelli che subiscono gli atleti impegnando il corpo in continui sforzi al limite delle sue capacità, squilibrando il metabolismo verso il catabolismo. Un altro riguarda l’assunzione, in genere attraverso gli alimenti, di certe sostanze come le proteine.
Il sangue deve mantenersi a pH tra 7,38 e 7,42. Un’acidosi ematica procurerebbe un enorme danno alla salute, per questo l’organismo preferisce spostare le molecole acide dal sangue ai tessuti acidificandoli. L’acidità tissutale però favorisce l’instaurarsi di infiammazioni e delle malattie degenerative. Non è un caso, infatti, se gli atleti si infortunano facilmente: tendini, muscoli e tessuto connettivo infiammati sono più vulnerabili anche a sollecitazioni che altrimenti sarebbero innocue.

La mia esperienza negli ultimi 2 anni di test alcalinizzanti con moltissimi atleti di tutti i livelli è favorevole all’alcalinizzazione del sangue dei tessuti e all’eliminazione delle scorie acide degli atleti.

Ho trovato enormi benefici, in termine di benessere psicofisico, miglioramento delle prestazioni e recuperi straordinari tra gli allenamenti e le gare.

Per ottenere de acidificazione e/o alcalinizzazione del corpo non è sufficiente integrare con molta frutta e verdura, bisognerebbe cambiare alimentazione passando a un regime “vegano”. Purtroppo il 98 % dell’alimentazione produce acidità. Le bibite e tutto ciò che beviamo, compreso l’acqua minerale sono più o meno acide.

Esiste però un escamotage molto potente. Cambiare acqua, passando a un’ acqua ionizzata a pH 9,5 fortemente antiossidante.
L’unico modo per averla è farla direttamente a casa con uno ionizzatore passando per l’acquedotto.
Quindi acqua di rubinetto, ridotta, alcalinizzata e resa antiossidante da questo strumento.

Per fare dei test su se stessi è possibile fare 3 step:
1)      Acquistare uno ionizzatore per la famiglia.
2)      Acquistare dei filtri con medium alcalinizzate (Acquaspace) e aggiungere Sali alcalini in gocce con l’acqua di rubinetto.
3)      Acquistare Sali alcalini da aggiungere all’acqua minerale.

Va da se, che la 1° soluzione è la migliore. Ma si possono ottenere ottimi risultati anche con la 2° soluzione e in mancanza di altro anche con la 3° pur limitati dall’acqua che si utilizza, che può essere più o meno buona.

Maggiori informazioni si possono ottenere scrivendomi oppure su questo link:

lunedì 14 maggio 2012

Equilibrio acido - base


COS’E UN ACIDO
Per “acido” si intende una sostanza che ha la tendenza a liberare ioni idrogeno o, che è lo stesso, a liberare protoni.

COS’E UNA BASE
Per “base” si intende una sostanza che ha la tendenza ad assumere ioni idrogeno.

L’EQUILIBRIO ACIDO BASE
La concentrazione ioni idrogeno nei fluidi dell’organismo esercita un notevole effetto sullo svolgimento di molti processi biochimici di importanza vitale.
Per questo motivo il pH dei fluidi corporei deve essere mantenuto rigorosamente costante
Il sangue arterioso deve essere  tra 7.36 e 7.45

GLI ACIDI
L’acido più importante è l’anidride carbonica, che ha la tendenza a liberare idrogeno-ioni in dipendenza dalla reazione
CO2 + H2O →H+ + HCO3
La produzione di anidride carbonica porterebbe alla liberazione quotidiana nell’organismo di quantità molto notevoli di idrogeno-ioni se questa sostanza non venisse eliminata dai polmoni.

GLI ALTRI ACIDI
Altri acidi che sono prodotti dal metabolismo sono:
        L’acido lattico
        corpi chetonici,
        Acido β-idrossibutirrico
        Acido acetico
        Acido solforico derivato dal metabolismo degli aminoacidi solforati
        Acido fosforico prodotto dal catabolismo di composti organici fosforati

Produzione ed eliminazione
Nell’organismo è pressoché normale la continua produzione di acidi che sono eliminati attraverso la respirazione, oppure con le urine o ancora con la loro conversione metabolica.

Quali sono i sistemi tampone?
        Emoglobina
        Proteine
        Fosfati
        Bicarbonati
         
Il Bicarbonato ha la massima importanza ed è espresso quantitativamente dall’equazione di Henderson-Hasselbalch


http://www.sulfaro.it/basica/figura6.jpg


Compenso Respiratorio
Se la concentrazione nel sangue arterioso di HCO3– è ridotta, la diminuzione del pH che ne risulta sollecita i chemorecettori dell’arco aortico e del glomo carotideo ed incrementa la ventilazione.
Conseguentemente diminuisce anche la PCO2

Compenso Renale
Per ogni H+ che viene secreto dai tubuli renali un HCO3– viene riassorbito.
Questo processo è molto importante perché genera continuamente bicarbonato ioni e impedisce che possa essere totalmente consumata la base del sistema tampone dei bicarbonati.



CAUSE DI ACIDOSI CRONICA

        Infiammazioni croniche: diabete, ipertensione, malattie autoimmuni, dermatiti, infezioni
        Disturbi digestivi
        Alimentazione scorretta
        Carenza di acqua
        Allergie ed intolleranze alimentari
        Ansia
        Alterazioni della flora batterica intestinale
        Terapie farmacologiche, radiazioni e chemioterapia
        Elettrosmog
        Stress emozionale 






L’ACIDOSI TISSUTALE

Cause dell’acidosi sono rappresentate da:
         Piogge acide che alterano il Ph delle sostanze,  soprattutto vegetali, di cui ci nutriamo,
         Coloranti ed additivi usati nell’alimentazione,
         Pesticidi, insetticidi ed erbicidi, regolarmente usati in agricoltura, che hanno un’azione chelante sui minerali fondamentali basici, nel senso che riescono a legarli biochimicamente sottraendoli al normale uso che l’organismo ne farebbe.

I RADICALI LIBERI

Sono sostanze altamente reattive che possono ossidare le nostre cellule danneggiandone la struttura e la funzionalità.

Come si formano?
Le normali reazioni cellulari necessarie ai processi vitali portano alla formazione di radicali liberi.
A questa quota “fisiologica” si sommano però i radicali liberi, prodotti da una serie di fattori esterni quali stress, raggi UV, intensa attività fisica, diete non equilibrate, fumo, farmaci ed inquinamento ambientale.

SINTOMI DELL’ACIDOSI

        Iperkinesia – ipereccitabilità
        Stanchezza, emicrania, depressione
        Dolori ossei e muscolari
        Sovrappeso
        Insonnia, irritabilità, ansia
        Tendenza alle infezioni, candidosi

LE SOLUZIONI

        Alimentazione più ricca di sostanze alcalinizzanti e antiossidanti
        Acqua pura, alcalina, ionizzata, e quindi ricca di ossigeno ed elettroni liberi
        Attività fisica regolare ma senza eccessi
        Esercizi di respirazione consapevole  e/o meditazione
        Quantità adeguata di luce solare






lunedì 6 febbraio 2012

Acqua carica di elettroni

L’acqua con questa caratteristica è altamente carica di potenziale energetico; ed è alcalina.
In effetti, l’acqua è alcalina grazie alla carica negativa di tutti i suoi elettroni mentre gli acidi sono sovraccarichi di protoni dalla carica positiva. Infatti, è l’attrazione esercitata dagli elettroni sui protoni che permette alle sostanze alcaline di tamponare, ossia neutralizzare le sostanze acide.

In chimica, l’aggiunta di un elettrone viene chiamata “riduzione” mentre la sottrazione di un elettrone viene chiamata” ossidazione”. Il valore noto come “potenziale di ossidoriduzione” o ORP (oxidative reduction potential) o potenziale redox, vi permette di quantificare l’attività degli elettroni e/o il potenziale elettrochimico dell’acqua (o di qualunque altra cosa) contandone gli elettroni.

La riduzione accumula energia in una sostanza.
Un ORP negativo, espresso in mV (millivolt), vi indica che l’acqua è alcalinizzante.
L’acqua con un ORP negativo fornisce una riserva certa di elettroni liberi utili a bloccare l’ossidazione dei tessuti del corpo da parte dei radicali liberi dell’ossigeno.
 In altre parole, è un antiossidante; ed è un antiossidante ancora più potente di qualunque cibo e integratore, grazie all’eccezionale quantità di elettroni che contiene, pronti per essere ceduti.  Agisce velocemente ed è capace di raggiungere tutti i tessuti del corpo in un tempo molto breve.
 Gli effetti nel bere acqua ridotta sono immediati.

L’acqua di rubinetto o minerale di bottiglia, registra valori di +200/+400 mV ed è satura di protoni; agisce acquisendo elettroni e ossidando le altre molecole. Quest’acqua non ha energia; di fatto, semai, sottrarrà energia al vostro corpo.

                                                           I risultati della ricerca

Ricercatori dell’Università del Texas, hanno dimostrato le proprietà rigenerative dell’acqua alcalina caricata con elettroni. Hanno allevato tre gruppi di topi con tre tipi di acqua: acqua di rubinetto (PH 7,5 ORP +600) acqua ridotta (PH 9, ORP -400) ed acqua iper-ridotta  (PH 10, ORP -600) , che per inciso è quella che si ottiene mediamente, per esempio, con il tasto 5 dello ionizzatore Alkabest

I topi del gruppo di mezzo, cresciuti con acqua abbastanza alcalina, sono vissuti più a lungo dei topi dissetati con acqua di rubinetto; ed i topi che hanno bevuto acqua iperalcalina sono sopravissuti molto più a lungo degli altri due gruppi (mediamente 365 giorni contro i 235 dei topi che hanno bevuto acqua di rubinetto ed i 287 giorni del gruppo di mezzo).

I topi che hanno bevuto acqua alcalina possedevano un sistema immunitario più resistente, avevano anche livelli più elevati di antiossidanti nei loro organismi.

Le conclusioni sono abbastanza evidenti, il consiglio è di bere dai 3 ai 4 litri al giorno di acqua alcalina fortemente antiossidante http://www.online.sanuslife.net/

venerdì 27 gennaio 2012

Acqua alcalina e gravidanza

L’acqua alcalina attiva è poi particolarmente adatta per le donne incinte. Durante la gravidanza la futura mamma ha bisogno di molte basi perché il bimbo che aspetta cresce in un liquido amniotico basico e sottrae al corpo della mamma tutte le sostanze di cui ha bisogno. L’alimentazione del feto rappresenta chiaramente una priorità per l’organismo materno che mette a disposizione del bambino tutte le basi disponibili. Un liquido amniotico sano ha un pH basico ed un profumo gradevole, ma le ostetriche raccontano che sempre più spesso il liquido puzza ed è acido – soprattutto nelle fumatrici – e che i bambini che nascono da liquido acido mostrano spesso problemi dermatologici e reazioni allergiche. La carenza di basi è ad esempio anche la causa del malessere – che compare solitamente la mattina – delle donne in attesa.

Alcune relazioni scientifiche dal Giappone confermano che le donne incinte hanno avuto ottime esperienze con l’acqua alcalina attiva.
www.online.sanuslife.net