domenica 14 luglio 2013

Sport e acido



La troppa attività fisica, dal punto di vista acido/base, può  produrre effetti devastanti, su questo ci sono pochi dubbi. Se una disciplina viene eseguita in modo strenuo e prolungato, produce  acido lattico,   quindi acido, che alla lunga sarebbe la causa degli eventuali e numerosi effetti deleteri.

La questione è ancora discussa, ma secondo questa teoria l’ esempio classico sarebbero i ciclisti e i maratoneti che soffrono, già in giovane età di calvizie e invecchiamento precoce ben visibile in molti di questi atleti

A questo punto appare evidente, che tutte le metodiche che propongono allenamenti troppo frequenti, magari giornalieri, senza nemmeno uno scarico espongono ad un carico acido assolutamente insopportabile per qualsiasi organismo, soprattutto per quello di amatori e/o dopo i 40 anni. Spesso anche l’ alimentazione non è corretta, le conseguenze sul pH possono essere devastanti sulla salute, a causa del carico acido che precocemente brucia e danneggia i tessuti.
Quindi la domanda è: come ottimizzare il vostro pH? Questo per  incrementare le vostre prestazione atletiche, ma anche  per mirare ad ottenere un netto miglioramento della vostra salute?
Dovremmo privilegiare  molti cibi e bevande alcalini

Per valutare in modo preciso la situazione acido/base, esiste un metodo affidabile ed economico e cioè il test del pH delle urine. Sono delle cartine tornasole, delle striscette che si possono acquistare in farmacia, che si devono inumidire con le seconde urine del mattino, quelle cioè dopo il primo getto urinario, poiché le prime urine del mattino saranno sempre acide (pH 6 o peggio) perche ricche dall’acidità scaricata durante il sonno notturno.
Il valore ideale è compreso tra 7-7,5 , provateci e vedrete che non c’è l’ ha in concreto nessuno!
Tra i cibi più acidi ci sono i latticini, e quindi i formaggi, proprio quelli che la medicina ufficiale ci consiglia, in modo anche ossessivo, di assumere per contrastare l’ osteoporosi. Più un alimento è acido e più sottrae calcio alle ossa, quindi il consiglio di assumere latticini non solo non è esatto ma addirittura dannoso! Un commento di Marion Nesle, apparso sulla prestigiosa rivista “Le Scienze” (organo istituzionale della medicina ufficiale) nel numero di novembre 2007 dice cosi:
“Curiosamente, alcuni gruppi di popolazioni che mangiano pochi derivati del latte ricchi di calcio, ovvero seguono diete con contenuto di calcio minore di quanto raccomandato dagli esperti, presentano tassi inferiori di frattura all’ anca (indice di osteoporosi avanzata n.d.r) rispetto ad altri che consumano grandi quantità di latticini. Il fenomeno non è stato ancora spiegato”

Acqua

Per fortuna con un piccolo stratagemma si può trasformare in basica anche la normale acqua del rubinetto di casa, aggiungendo poche gocce di un preparato a base di idrossido di potassio e di sodio, minerali alcalini. http://online.sanuslife.net/shop.php?cms_nav_id=320
Basta aggiungere 3 gocce in un bicchiere di acqua per ottenere un valore finale di circa pH 9,5 che aumentando il pH dello stomaco, reagisce producendo acido cloridrico.
Quando lo stomaco produce acido cloridrico, per contro viene prodotto anche bicarbonato, che raggiunge il flusso sanguigno, sciogliendo così gli acidi accumulati nell’ organismo. La dose consigliata è di almeno 2 litri di acqua alcalina al giorno. Per gli atleti soprattutto prima, durante e assolutamente, subito dopo l’allenamento. Ma anche prima dei pasti, che quasi sempre acidificano.
Questo è indispensabile per “diluire” gli enzimi della fatica ed eliminarli dal corpo. L’acqua è un solvente e come molti agonisti sanno, il giorno dopo una gara o un allenamento strenuo, si pesa di più poiché c’è ritenzione idrica, per scogliere ed eliminare gli enzimi della fatica.

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